Le prossime terapie per salvarci da infarti e ictus punteranno sull’infiammazione; al momento disponiamo di un vecchio farmaco, L’Olio da Olive con i fitosteroli riduce i livelli ematici della lipoproteina -colesterolo LDL e l’oliodipesce dei nostri nonni : si è visto che l’EPA, l’acido eicosapentaenoico ha effetti antinfiammatori e riduce i trigliceridi. Insomma, misuriamo i nostri valori dei grassi nel sangue e.. agiamo di conseguenza.
La Società Europea di Cardiologia (ESC) ha dedicato alla lipoproteinaa un documento di consenso in cui si sottolinea che deve essere ritenuta un nuovo fattore di rischio per l’aterosclerosi e come tale andrebbe misurata almeno unavolta nella vita a tutti gli adulti, anche se a oggi questo non è un test di routine.
La lipoproteina (a), dannosa per i vasi grazie alla sua azioneproinfiammatoria, andrebbe valutata soprattutto in persone con ipercolesterolemia familiare, ad alta probabilità di eventi per la presenza di altri fattori cardiovascolari o con una storia familiare di infarti e simili in età giovanile. Inoltre, come per il colesteroloLDL, gli esperti sottolineano che non c’è una vera soglia «di sicurezza»: al crescere della liproteina (a) aumenta di pari passo il rischio, come ha dimostrato un ampio studio su dati di quasi 500 mila persone che fanno parte del database UK Biobank nel Regno Unito mettendo a confronto i livelli di lipoproteina (a) e la presenza di malattie cardiovascolari.
La lipoproteina(a) interagisce con gli altri fattori di pericolo noti incrementando la probabilità di eventi, con un impatto più evidente in chi è già ad alto rischio: chi ha la lipoproteina (a) alta deve perciò controllare con ancora maggiore attenzione gli altri elementi di pericolo, come la pressione arteriosa o il colesterolo LDL.
Sono in corso due studi che, su poco meno di 15 mila persone con livelli elevati e una storia di infarti o ictus, stanno testando l’effetto di terapie che «silenziano» il gene che produce l’apolipoproteina A necessaria per «assemblare» la lipoproteina (a), ma i primi risultati su un’eventuale riduzione degli eventi cardiovascolari arriveranno come minimo nel 2025. staytuned …
E nel frattempo? trattare in maniera adeguata il colesterolocattivo: oltre a dieta ed attivitàfisica e statine ci sono anche ezetimibe, che impedisce l’assorbimento intestinale del colesterolo, e gli anticorpiantiPCSK9 o le terapie basate sull’interferenza dell’RNA.
Le prossime terapie per salvarci da infarti e ictus punteranno sull’infiammazione; al momento disponiamo di un vecchio farmaco, L’Olio da Olive con i fitosteroli riduce i livelli ematici della lipoproteina -colesterolo LDL e l’oliodipesce dei nostri nonni : si è visto che l’EPA, l’acido eicosapentaenoico ha effetti antinfiammatori e riduce i trigliceridi. Insomma, misuriamo i nostri valori dei grassi nel sangue e.. agiamo di conseguenza.
Stayhealthymyfriends